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Vasco Rossi

Fegato, Fegato Spappolato

 

Fegato, Fegato Spappolato

(album: Non Siamo Mica Gli Americani! - 1979)


Comunque non è questo il modo di fare
Disse il commerciante all'uomo del pane
Domani sarà festa in questo stupido paese
Ma non per noi che stiamo a lavorare
L'uomo del pane fece finta di niente
Se ne andò tranquillamente
Aveva, tante, tante, tante cose da fare
Poi lui non ci poteva fare niente, niente

La primavera insiste la mattina
Dalla mia cucina vedo il mondo tondo
Sempre diverso, sempre ogni mattina
Sin dal giorno prima
Dal giorno prima
Con in bocca un gusto amaro che fa schifo
Chissà cosa è stato, quello che ho bevuto
M'alzo dal letto e penso al mio povero
Fegato, fegato, fegato spappolato
Fegato, fegato, fegato spappolato

Dice mia madre "devi andare dal dottore
A farti guardare, a farti visitare
Hai una faccia che fa schifo
Guarda come sei ridotto
Mi sa tanto che finisci male"
La guardo negli occhi, con un sorriso strano
Neppure la vedo ma forse ha ragione davvero

Ma fuori c'è la festa del paese
E vado a fare un giro
Non l'ho neanche detto
Che già mia madre mi corre dietro con il vestito nuovo
La fuga è veloce, mi metto le scarpe che sono già in strada
Che bella giornata, non bado alla gente che guarda sconvolta
Ormai ci sono abituato, sono vaccinato, sono controllato
Si pensa ormai addirittura in giro
È chiaro, che sono drogato

La festa ha sempre il solito sapore
Il gusto di campane, non è neanche male
C'è chi va a messa e c'è chi
Pensa di fumare come aperitivo prima di mangiare
Fini s'è alzato da poco e non è ancora sveglio
Non è ancora sveglio
Ed è talmente scazzato
Che non riesce a parlare nemmeno

La sera che arriva non è mai diversa
Dalla sera prima
La gente che affoga nell'unica sala, la discoteca
Ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda
Sopra questa merda e non m'importa se domani mi dovrò svegliare ancora
Con quel gusto in bocca, gusto in bocca, gusto in bocca

done

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