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Ghemon

Grande

 

Grande

(album: La Rivincita Dei Buoni - 2007)


Porto la sveglia indietro al punto di partenza
Dio com'è difficile spiegarsi quando scrivere è un'urgenza
Quando i ricordi sono troppi e il blues
Attraversa la mia penna e sul mio foglio si riversa a fiotti caldi
Faccio (Fruuush) per asciugarli
Come fossero candele sulla torta dei miei diciott'anni
Sento i pugni che battono alla mia porta e che mi cercano stanotte e sì, ogni nocca ha i suoi calli
Gli amici hanno sorrisi contraffatti
E pellicce per coprire i misfatti
E camuffarli al contatto coi miei punti tattili
E artigli, ma retrattili, e mosse con cui possono distrarti
Se t'hanno detto che crescere è confrontarsi
Gli stessi non sapranno confortarti
Quelli per cui crescere è un numero di targa da scambiarsi
Coperto da una polizza che risarcisce i danni
Sì, banalità che qualcuno ti mette per priorità formali
La verità è che sono strumentali
E che fidarsi troppo è come
Bendarsi gli occhi con le tue stesse mani
E pare, che la risposta più banale, sia proprio quella chiave
Pare che nonostante le intenzioni
Stringendo e tirando le conclusioni
Si cresce con le delusioni

Se c'è una cosa che ho imparato è che va rifatto il quadro
Se c'è una teoria va rivista
E più che l'occasione a fare l'uomo ladro
E' l'ambizione a farlo opportunista
Ed ogni volta che ho gridato fino a finire il fiato
Pianto quasi fino a non vedere
Ho capito che si cresce con le delusioni
E non c'è tanto in più da sapere

Adesso la mia intimità è lo spazio che blindo
La privacy è il valore che scorto
Fornace d'umori che scottano
Questo reflusso dei miei succhi è il ricordo
Di quando ho concesso troppo e ho dovuto pagarne lo scotto
Scoppio!
Questo pezzo è per mio padre ed ogni volta che
Ripete gridando che non l'ascolto
Per ogni amico che ho perso
E lui l'aveva detto che un uomo non lo fanno dei peli sul petto
E' un argomento serio
Perché ogni amico se deve muovere un dito
Guarda caso alza il medio
E a trovarne qualcuno sincero
E a contarli su una mano fai fatica ad arrivare al medio
Perché ogni donna è così uguale alle altre
Così brava a darti gli occhi e di contro a mischiare le carte
Ed io non voglio più rischiare
E prima di avere un bacio e un abbraccio
Devo prima guardarmi alle spalle
Se oggi il sole fa dicembre un po' più tiepido
Amo le tue guance e le mie labbra che si cercano
C'è un sogno che s'avvera e sto vivendomelo ma
Perché ho così paura di godermelo?
E pare, che la risposta più banale, sia proprio quella chiave
Pare che nonostante le intenzioni
Stringendo e tirando le conclusioni
Si cresce con le delusioni

Se c'è una cosa che ho imparato è che va rifatto il quadro
Se c'è una teoria va rivista
E più che l'occasione a fare l'uomo ladro
È l'ambizione a farlo opportunista
Ed ogni volta che ho gridato fino a finire il fiato
Pianto quasi fino a non vedere
Ho capito che si cresce con le delusioni
E non c'è tanto in più da sapere

Sto diventando grande, grande, grande
Sto diventando grande, grande, grande
Sto diventando grande, grande, grande
Sto diventando grande
Sto diventando grande, grande, grande
Sto diventando grande, grande, grande
Sto diventando grande, grande, grande
Sto diventando grande

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