Your native language

عربي

Arabic

عربي

简体中文

Chinese

简体中文

Nederlands

Dutch

Nederlands

Français

French

Français

Deutsch

German

Deutsch

Italiano

Italian

Italiano

日本語

Japanese

日本語

한국인

Korean

한국인

Polski

Polish

Polski

Português

Portuguese

Português

Română

Romanian

Română

Русский

Russian

Русский

Español

Spanish

Español

Türk

Turkish

Türk

Українська

Ukrainian

Українська
User Avatar

Dźwięk


Interfejs


Poziom trudności


Akcent



język interfejsu

pl

Lyrkit YouTube Lyrkit Instagram Lyrkit Facebook
Polityka Cookie   |   Wsparcie   |   FAQ
1
zarejestruj się / zaloguj
Lyrkit

podarować

5$

Lyrkit

podarować

10$

Lyrkit

podarować

20$

Lyrkit

I/lub wesprzyj mnie w mediach społecznościowych. sieci:


Lyrkit YouTube Lyrkit Instagram Lyrkit Facebook
PSICOLOGI

Futuro

 

Futuro

(album: 2001 - 2019)


Prima mi volevi e dopo mi volevi morto
Il mio mondo è l'Inferno, se vuoi ti ci porto
Qua i ragazzini giocano a Gomorra
E i genitori a darsi addosso
Ogni sabato sera in piazza seduti per terra
Qualche amico è lontano e qualcuno è in una caserma
E mi hai lasciato perché starmi vicino ti uccide
Conservo il sangue che hanno perso le nostre ferite
L'autobus non passa, Roma che è una gabbia
Io vorrei parlarti, ma ti vedo distratta
Mia madre che ormai non mi guarda più in faccia
Mi sdraio sopra un marciapiede e spero sia sabbia
All'occupazione della scuola ci sentivamo un po' tutti a casa
In fondo siamo un taglio generazionale
Siamo fatti d'acqua e adesso tira un temporale

E il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa
E la fine ci spaventa più di ogni altra cosa
Il fallimento ci spaventa perché i vincitori
Sono gli unici che scriveranno la storia
E non mi dire di calmarmi che non è cosa
Il problema dei ragazzi non è la droga
Non ti aspettare che ti porti una rosa
Ti porto il mio cuore a metà ed il mio sangue che cola

La televisione non trasmette valori
Siamo cresciuti con le botte alle manifestazioni
E il mio bagaglio culturale non lo riempie la scuola
Ti ho vista all'Orientale che piangevi sola
Se ti penso troppo penso al '68
Vestita un po' di niente con fantasmi addosso
Vorrei rispecchiarmi in qualche quadro che non conosco
Però poi mi conosco
E siamo barboni e libellule, però pe' strada
Un cane randagio all'incrocio della Magliana
Il tempo che in fondo a te non ti ha mai cambiata
In giro non ti vedo più, tu dimmi dove sei andata
E casa tua è un manicomio, mi sembra di essere a casa
E se non ti rispondo, non mi fare un'altra chiamata
Passavi ore nei treni per un sabato in centro
E tu eri un sogno, ma mi sono svegliato sudando freddo

E il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa
E la fine ci spaventa più di ogni altra cosa
Il fallimento ci spaventa perché i vincitori
Sono gli unici che scriveranno la storia
E non mi dire di calmarmi che non è cosa
Il problema dei ragazzi non è la droga
Non ti aspettare che ti porti una rosa
Ti porto il mio cuore a metà ed il mio sangue che cola

zrobione

Czy dodałeś wszystkie nieznane słowa z tej piosenki?