Coffeeshop

(album: Vulcano - 2017)

Faccio il dito medio al cellulare, vaffanculo, io non ti accendo proprio tutto il giorno, stai sicuro
Lontano dagli asciughi da chi pensa ai cazzi suoi chi chiama solo per gli scoop da paparazzi e noi non ci capiamo e quindi stacco frà, senza wi-fi
Ma quanti danni fai? Clementino stai a guai
Tutti gli esperti, tutti che ti sanno giudicare, io penso giusto a 5 amici, mia mamma e mio padre
Dovrei cambiare chest cap fresc e menomale, tu sei famoso si, io famigerato compare
Ritorno al mio quartiere della mia città natale, fammi ricaricare non mi fare agitare
L'anello che sta davanti, i serpenti alle spalle, le penne perforanti su pagine più bianche, e adesso non ti vedo più dopo le notti NO, un giorno mi ritroverai in un coffeeshop

A lato del canale in bici, e mi ritroverai in un coffeeshop
Accendo e non ci penso più, sorrido ancora dopo troppi no

La cheese quando è buona è blu e lo sai pure tu
In questi giorni in testa ho un tango come moulin rouge, mi rompono i coglioni, lo fanno di continuo, vado in Olanda pronto aereo bro, Capodichino
Da ragazzini lo dicevano " sei già fallito " perchè frà non capivo la tua moda e l'infradito, mo spacco amico un altro disco che ti ha colpito, ogni canzone è un fottuto flow che ho partorito, e non è commerciale è funk, piace a tutti chico, e ogni cannone acceso qui, attento agli urti tipo poi di riflesso penso a volte a quando stavo male e forse è meglio un uomo qua che fare il caporale
E non è detto frà che dobbiamo andare d'accordo, se non c'è confusione il tempo svelto aggiusterò il ricordo, stare distanti per un pò se lo vuoi si può, troppi show, mi ritroverai in un coffeeshop

A lato del canale in bici, e mi ritroverai in un coffeeshop
Accendo e non ci penso più, sorrido ancora dopo troppi no
A lato del canale in bici, e mi ritroverai in un coffeeshop
Accendo e non ci penso più, sorrido ancora dopo troppi no