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Irama

Rolex

 

Rolex

(album: Irama - 2016)


Due soldi in tasca, troppe cicatrici
E capelli scuri come la tua storia
Dei balordi, siamo quattro amici
Troppo ubriaco dentro un' auto nuova
L'odore caldo della pelle viva
Appannava I vetri per l'umidità
Io che ero l'ultimo del tuo lavoro
E forse l'ultimo che ti amerà
Tornai da te il giorno pregando di ritrovarti, provai a rubare il tuo tempo, ma solamente per parlarti
Non volevi I miei soldi, mi preoccupavo per te
Con leggerezza raccontavi che tua madre non c'è
Da quella volta come le altre sere
Io ci provavo con te, ma non ti offrivo da bere

Rolex non piangere, se la notte arriva, parlami ancora di te

Dicono che certe storie non possono esistere
Io che ti nascondevo a tutti come le mie viscere
Io non la giudicavo la tua vita rubata
Ti rispetavo molto più di qualche troia viziata
E forse è vero un po' mi fa paura
Siamo un castello senza più le mura
Tu, tu che a vent'anni sembri già matura
La prendevi come un'avventura
L'abbiamo fatto davvero, l'abbiamo fatto sincero
Solo coperti da un cielo del mondo di un buco nero
L'abbiamo fatto davvero, l'abbiamo fatto sul serio, solo coperti dal cielo, forse è per questo che tremo
Non ti ho baciata nemmeno, e scusa se non ti credo, con chi eri stata al letto tu?
Rolex non piangere, se la notte arriva, parlami ancora di te, con me puoi

Rolex non piangere, se la notte arriva, parlami ancora di me
Seduta all'angolo che mi aspettavi mentre mi chiamavi, io che non ti rispondevo per paura degli sgami
davanti a te, tu che mi abbracciavi, le tue mani, fredde come il ghiaccio mentre ripetevi che mi amavi
Mi dispiace partirò domani
Tu mi pregavi come un angelo senza le ali, mentre tremavi, togliermi il cappotto, "tieni, prendi il mio"
"Grazie a dio!", questa notte non avrai più freddo, ma avrò freddo io

Rolex non piangere, se la notte arriva, parlami ancora di te, di te

zrobione

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