Your native language

عربي

Arabic

عربي

简体中文

Chinese

简体中文

Nederlands

Dutch

Nederlands

Français

French

Français

Deutsch

German

Deutsch

Italiano

Italian

Italiano

日本語

Japanese

日本語

한국인

Korean

한국인

Polski

Polish

Polski

Português

Portuguese

Português

Română

Romanian

Română

Русский

Russian

Русский

Español

Spanish

Español

Türk

Turkish

Türk

Українська

Ukrainian

Українська
User Avatar

Ses


Arayüz


Zorluk seviyesi


Aksan



arayüz dili

tr

Lyrkit YouTube Lyrkit Instagram Lyrkit Facebook
Çerez politikası   |   Destek   |   FAQ
1
Kayıt Giriş
Lyrkit

bağış yapmak

5$

Lyrkit

bağış yapmak

10$

Lyrkit

bağış yapmak

20$

Lyrkit

Ve/veya beni sosyal medyada destekleyin. ağlar:


Lyrkit YouTube Lyrkit Instagram Lyrkit Facebook
Caparezza

La Caduta Di Atlante (Capitolo: Il Peso)

 

La Caduta Di Atlante (Capitolo: Il Peso)

(albüm: Prisoner 709 - 2017)


Appena nato Giove m'ha regalato una biglia zaffiro
Mi disse: "Abbine cura, è una figlia che t'affido"
L'ho tenuta sul mio cuscino fino al mattino
Ed ero pronto a tutto, perfino al martirio
Da bambino era un pallino che portavo in classe
Sperando che il prof di latino non me lo bocciasse
Cresceva d'anno in anno, stava diventando grande:
Prima palla da calcio, poi palla da basket
Divenne un globo che ruotavo in senso orario
Più che un uomo sembravo uno stercorario
Fui costretto a reggerlo come uno zaino
Per il peso ho ancora gli occhi fuori, sembro Igor
Ero felice, di tenere su quel mondo con le rive
Superuomo come Nietzsche
Poi venne di colpo uno scossone nelle nostre vite
Aveva il corpo di Giunone ma il suo nome è Dike

Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo
Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo

Dike, una dea per molti, un'angoscia per gli empi
Una benda sugli occhi che annoda coi lembi
Dal pianeta le raccolsi una rosa dei venti
Immaginavo i nostri volti da coppia nei lenti
Lei era la giustizia che non si concede
Io quello che la corteggia, che sta lì, non cede
Ero invaghito, miele, e capivo bene
Che non ci sarei uscito a bere dell'idromele
"Ciao, mi chiamo Atlas"
Petto gonfio, anfora
"Lascio ogni ragazza, con questo mio corpo, afona
E tu, sarai mia. Ti voglio addosso, canfora
Posso darti il mondo, il mondo, non la metafora!"
Disse: "Non sono di nessuno, nemmeno di Ulisse
E sono chiara e ferma come le stelle più fisse
Usi la forza e la ricchezza per le tue conquiste?
Non sei più forte più ricco, sei solo più triste!"

Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo
Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo

Quindi rifiuti lo scambio di fedi?
Quasi mi insulti mostrandomi i medi?
Alza la fascia, guarda in faccia e venerami, Lady
Per la mia stazza credi non abbia Venere ai miei piedi?
E lei: "Arretra adesso, barbaro!
Che tu sieda sul trono o sulla pietra dello scandalo
A me interessa poco il tuo pianeta bello e vandalo
Piuttosto mi fuoco, sto più lieta dentro il Tartaro!"
E da quel punto sono io che non ci ho visto più
(L'ha stretta al collo, l'ha stretta al collo, l'ha stretta al collo..)
La dea che scappa sul selciato è l'ultimo ricordo
Io che cado, dal mondo schiacciato mentre la rincorro
Atlante e Dike, amore e psiche, terra e giustizia
Fine della storia, fine del rapporto

Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo
Del giorno in cui mi cadde il mondo addosso
Ricordo tutto pure l'ora e il posto
Il contraccolpo poi la stretta al collo
La stretta al collo, la stretta al collo

Tamamlandı

Bu şarkıdaki tüm yabancı kelimeleri eklediniz mi?